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LNG

Lo sviluppo di gas naturale liquefatto (LNG) su piccola scala è supportato da un contesto strategico istituzionale positivo a livello globale e nazionale, al fine di raggiungere l’obiettivo a lungo termine di ridurre le emissioni locali e in atmosfera.
L’importanza del gas naturale liquefatto viene sottolineata anche nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC), lo strumento fondamentale per la politica energetica e ambientale verso la decarbonizzazione.

L’utilizzo di LNG al posto dei combustibili tradizionali consente una significativa riduzione di CO2, meno 20% nel trasporto terrestre e meno 25% nel trasporto marittimo, mentre vengono praticamente azzerate le emissioni delle altre matrici inquinanti come gli nox, sox, voc e polveri sottili, che costituiscono il nemico assoluto per la qualità dell’aria.

Il gas naturale liquefatto è ottenuto raffreddando il gas naturale a -160 gradi Celsius e occupa un volume 600 volte inferiore rispetto al gas naturale gassoso.
Facilmente trasportabile via terra e mare è
immediatamente disponibile come combustibile per il trasporto di veicoli e natanti.

Tra gli acquirenti di LNG si annoverano: stazioni di rifornimento di carburante per veicoli pesanti e leggeri, impianti industriali e piccole reti di distribuzione.
In Abruzzo, Collesanto è il giacimento di gas naturale onshore più grande, testato, e non ancora in produzione dell’Europa occidentale.
L’impianto di liquefazione di piccola scala che si intende considerare per la messa in produzione del giacimento di Collesanto sarebbe il primo in Italia di questa tipologia.
La conversione in LNG del gas naturale a bocca pozzo, come nel caso di Collesanto, produce notevoli economie di scala a vantaggio del mercato e contribuisce al risparmio di emissioni in atmosfera nei casi in cui viene trasportato dall’estero prima di raggiungere le nostre coste.

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